ELOGIO DEI SENSI L’universo sensoriale dell’uomo contemporaneo si è notevolmente ristretto e svilito. Il tatto, il gusto, l’odorato, strumenti impareggiabili per una conoscenza non superficiale dell’ambiente e di se stessi, hanno subito una profonda regressione. Il tempo da rincorrere, la velocità da recuperare ci stanno privando di molteplici e privilegiati canali per annusare e assaporare il mondo. Addestrare nuovamente i sensi, riacutizzare la percezione, affinare una sensorialità atrofizzata sono alcuni aspetti, non secondari, di una plausibile filosofia dell’esistenza.
Un buon vino è come un buon film: dura un istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria; è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore.
Il vino sa rivestire il più sordido tugurio
d’un lusso miracoloso
e innalza portici favolosi
nell’oro del suo rosso vapore,
come un tramonto in un cielo annuvolato.